La sezione ARI Padova IQ3WW in occasione del centenario della costituzione dell’Aeronautica Militare (Regia Aeronautica, dal 1946 Aeronautica Militare), internazionalmente conosciuta come ITAF, ha aderito al “Diploma Cento anni dell’Aeronautica Militare” con nominativo speciale II3PDV referenza Aeroporto Gino Allegri Padova (SASC W1ØØPD – Codice ICAO LIPU)
Periodo di svolgimento: Dal 20 marzo 2023 al 20 giugno 2023.
Hanno aderito a questa iniziativa le stazioni:
IZ3XNJ – Operatore Stefano ( SSB – RTTY – DIGITAL MODE )
I3JUK – Operatore Giuseppe ( CW – SSB – DIGITAL MODE )
I3JFU – Operatore Claudio ( SSB – DIGITAL MODE )
IU3MDI – Operatore Luca ( CW )
IZ3MEZ – Operatore Francesco ( SSB – DIGITAL MODE )
IZ3ZLT – Operatore Damiano ( SSB – DIGITAL MODE )
Aeroporto Gino Allegri Padova
Padova “Gino Allegri”, è un aeroporto italiano situato a circa 3 km a sud ovest del centro della città di Padova, tra l’argine del fiume Bacchiglione, la tangenziale e un’area fittamente abitata.
L’aeroporto, gestito dalla Aeroporto civile di Padova S.p.A., effettua attività secondo le regole e gli orari sia IFR che VFR ed è aperto al traffico commerciale. Classificato come City Airport, questo aeroporto è uno dei pochi inseriti nel tessuto urbano di una città.
La struttura, intitolata alla memoria del Tenente Pilota Gino Allegri, è posta all’altitudine di 13 m / 44 ft sul livello del mare, dotata di un piccolo terminal e di due piste, la principale lunga 1 122 m e larga 30 m (3 681 x 98 ft), con orientamento 04/22, fondo in asfalto e dotata di impianto di illuminazione a bassa intensità (LIRL) e sistema di assistenza all’atterraggio PAPI, la secondaria parallela alla prima da 617 x 30 m e fondo in erba.
Storia
L’aeroporto di Padova viene realizzato durante la PRIMA GUERRA MONDIALE assieme ad altri piccoli aeroporti sparsi per i comuni della provincia, in particolare si ricorda l’Aeroporto di San Pelagio nell’omonima frazione di Due Carrare, dove il 9 agosto 1918 la squadriglia “Serenissima”, sotto la guida di Gabriele d’Annunzio, partì per il celebre volo su Vienna.
Gino Allegri a cui è intitolato l’aeroporto di Padova, morì durante l’atterraggio sul campo di San Pelagio.
Durante gli anni successivi alla prima guerra mondiale l’aeroporto di Padova fu usato per scopi militari ospitando il 1° Stormo Caccia oggi 1^ Brigata aerea “Operazioni Speciali” fino al 1987, anno in cui venne aperto anche ai voli civili. Il Ministero dei trasporti, nel 1995, riconosce l’aeroporto come scalo di interesse sociale per i voli sanitari ed umanitari.
Sede del comando della 1^ Brigata Aerea fino al 31 ottobre 2009, l’Aeronautica Militare sta procedendo a dismettere la propria base militare; inoltre era sede di un gruppo squadroni AVES (oggi già interamente trasferito a Bolzano, al 54°).
Questo aeroporto è aperto al traffico di voli turistici nazionali e internazionali, voli di linea charter, privati di imprenditori, commerciali e cargo nazionali ed internazionali e voli militari di elicotteri e velivoli leggeri. Qui ha sede anche l’Aeroclub di Padova con la sua scuola volo e di volo a vela.
Quello che però rende questo aeroporto importante sono soprattutto i voli sanitari e di emergenza per malati gravi e per i trapianti di organi. L’aeroporto è la base di partenza del servizio di elisoccorso del SUEM 118 di Padova.
Gino Allegri

Gino Allegri 1918 (Fra’ Ginepro)
Nato a Venezia, ma sempre vissuto a Mestre con la famiglia (il padre Carlo, veneziano, sarà anche sindaco di Mestre nel periodo 1914-19), Girolamo prima di arruolarsi fu impiegato di banca in Inghilterra, in Austri e a Vienna.
Arruolatosi nel REGIO ESERCITO allo scoppio della prima guerra mondiale, servì nel 5º Artiglieria di Fortezza presso le batterie costiere del Lido di Venezia. Divenne sergente e, su sua richiesta, Pilota aviatore nel 1916. Impiegato per undici mesi al fronte, sia in missioni di ricognizione aerea che in attacchi al suolo con bombe e mitragliatrice, fu autore di 119 voli. Nel gennaio 1917 è alla 305^ sezione di Cairo Montenotte su Voisin III, il 1º gennaio 1918 è alla 81^ squadriglia aeroplani, il 27 febbraio 1918 il Sottotenente Allegri è nella 3^ sezione Vga a San Pelagio (Due Carrare) su Ansaldo S.V.A ed il 17 luglio nella 87^ squadriglia aeroplani
Il 9 agosto 1918 partecipò con uno SVA al Volo su Vienna assieme al poeta Gabriele d’Annunzio che per la sua lunga barba e per il carattere sempre allegro, lo aveva soprannominato “Fra’ Ginepro”, riferendosi a Frate Ginepro, compagno di Francesco d’Assisi.
Fu promosso sottotenente pilota. Morì a San Pelagio, frazione di Due Carrare nell’attuale provincia di Padova, il 5 ottobre 1918 per un banale incidente di volo, quando ormai era già tornato alla base dopo un bombardamento su Monfalcone. Nella sua vita militare conseguì cinque encomi: due croci di guerra, una medaglia di bronzo al valor militare, tre medaglie d’argento al valor militare e una promozione per meriti di guerra. Il 19 agosto 1921 gli fu conferita una medaglia d’oro al valor militare alla memoria.
Il suo monumento funebre si trova nell’Isola di san Michele, che ospita il cimitero monumentale di Venezia.
Un’impresa legata alla sua carriera militare fu “La beffa di Feltre”. “Il mattino del 7 giugno 1918 un apparecchio italiano apparve sulla vetta di Monte Tomatico. Le batterie contraeree iniziarono il fuoco: come fulmine l’aeroplano precipitò sul campo d’aviazione. Tutti ebbero l’impressione che l’aeroplano fosse colpito. A pochi metri da terra l’apparecchio si rizzò e sfiorando i tetti delle case eseguì due voli fulminei sul campo d’aviazione, mitragliando e lanciando bombe. L’eroico pilota era Gino Allegri, compagno di Gabriele d’Annunzio; il bombardamento del campo d’aviazione di Feltre fu il primo che eseguì a bassa quota”.
Dediche e riconoscimenti
A lui è stato intitolato l’aeroporto di Padova, oltre a una via della zona pedonale di Mestre (adiacente a Piazza Ferretto), la Scuola primaria di Foen nei pressi di Feltre, e quella di Taggì di Sopra nel Comune di Villafranca Padovana.
Il portale web dell’Aeronautica Militare ha proposto una pagina, intitolata “I grandi aviatori”, dove vengono citate le maggiori personalità storiche dell’aviazione italiana, ponendo Allegri tra di esse.
Il S.V.A. 5 con cui Allegri partecipò al volo su Vienna è esposto al Museo dell’Aeronautica Caproni a Trento.
Medaglia d’oro al valor militare alla memoria
«Pilota di raro ardire e di virtù eccezionali iniziava, per primo, una serie di bombardamenti e mitragliamenti di grande efficacia, eseguiti tutti a quota bassissima su importanti centri di vita del nemico, alcuni dei quali nelle più remote retrovie avversarie. Non ancora ristabilito da recente malattia, pur di partecipare ad una di queste importantissime azioni sopra scalo ferroviario importante, partiva in volo di propria iniziativa, e con audacia e perizia effettuava il bombardamento riuscito efficacissimo. Al ritorno, per causa accidentale, precipitava al suolo sullo stesso campo di partenza, chiudendo così il servizio di magnifico soldato dell’aria con olocausto della sua valorosa esistenza. Già decorato di tre medaglie d’argento ed una di bronzo al valore militare. Cielo di La Comina – Franzensfeste, Casarsa, Portogruaro, agosto – ottobre 1918.»
19 agosto 1921
Si aggiungono inoltre:
- 3 medaglie d’oro al valore Militare
- 3 Medaglie d’argento al valore Militare
- medaglia di bronzo al valor Militare
- 1 promozione a Sottotenente per meriti di guerra
Collegamenti esterni
Aeronautica Militare: www.aeronautica.difesa.it
QRZ.com II3PDV: www.qrz.com/db/II3PDV
QRZ.com IQ3WW: www.qrz.com/db/IQ3WW